Cisal con alcuni suoi delegati

CONGRESSO NAZIONALE CISAL

Oggi, 19 Aprile 2023, a conclusione della terza giornata di lavori al Marriott Park Hotel di Roma, Francesco Cavallaro ha incassato il suo quarto mandato alla guida del più importante sindacato autonomo del Paese.

Il Governo e l’opposizione hanno riconosciuto la CISAL come sigla sindacale seria, credibile e libera da condizionamenti politici.
La CISAL è stata fondata nel 1957, ha 1 milione e 400mila iscritti ed è la quarta organizzazione sindacale italiana per numero di iscritti. E’ firmataria di oltre 70 contratti nazionali, conta 107 unioni provinciali e 20 regionali, 49 federazioni di categoria che svolgono attività sui territori ed è l’unico sindacato autonomo con una rappresentatività certificata e significativa che spazia dal privato al pubblico impiego.

Precarietà, sicurezza, giovani, fisco e pensioni sono state al centro della tre giorni del congresso nazionale CISAL che rappresentano un momento di straordinaria importanza e condivisione di strategie ed azioni per la Confederazione Italiana Sindacati Autonomi Lavoratori.

Cisal con alcuni suoi delegati
Alcuni delegati di CISAL VENETO con Vincenzo Caratelli (in primo piano) nuovo membro della segreteria confederale e segretario nazionale di CISAL Terziario

Al congresso nazionale CISAL sono intervenuti i ministri: Marina Calderone, Francesco Lollobrigida, Matteo Salvini, Gennaro Sangiuliano e Adolfo Urso. Presente anche il leader del Movimento Cinque Stelle, l’ex premier Giuseppe Conte.

«La CISAL – ricorda Cavallaro – negli ultimi anni ha iniziato un rinnovamento della propria cultura organizzativa e del modo di fare sindacato, elevando lo spessore progettuale della propria proposta e, soprattutto, aumentando gli spazi di partecipazione. Sono convinto che quel prezioso patrimonio di “libertà”, del quale il sindacalismo autonomo della CISAL è sempre stato strenuo difensore, diventerà patrimonio di ogni singolo lavoratore, garantendogli da una parte una vera crescita, affrancata da finte “tutele”, dall’altra la gestione consapevole delle sue uniche e irripetibili abilità professionali».

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